ATTENTI AGLI ANNUNCI DI LAVORO

By Valeria Lai
Pubblicato il 3 Marzo 2013

La crisi sta colpendo pesantemente gli strati medio-bassi della popolazione, facendo diventare sempre più poveri quelli che già lo erano e contribuendo a far diventare poveri quelli che non lo erano. Ma più di tutti a pagare sono i giovani, il cui futuro è sempre più incerto, privo di qualsiasi prospettiva soprattutto lavorativa. Ed è proprio in questo contesto di crisi in cui, purtroppo, persone senza scrupoli mettono in atto le loro truffe proprio a danno delle persone più svantaggiate, come i giovani alla ricerca di un lavoro. Si tratta di annunci di lavoro da svolgersi a domicilio o di vendite porta a porta, di corsi di formazione o di iscrizioni in fantomatiche banche dati di aziende, tutti accomunati dalla richiesta di un esborso di denaro dietro la promessa di un lavoro che nella realtà non c’è.

Nell’ambito di un progetto finanziato dal ministero del Lavoro e delle Politiche sociali denominato Lavoro sicuro, le associazioni consumatori Adiconsum e Movimento difesa del cittadino hanno elaborato un decalogo per riconoscere e difendersi da questi falsi annunci di lavoro:

1. Ricordate che le aziende affidabili non nascondono nulla: descrivono subito il lavoro offerto, i requisiti richiesti e il compenso. Fanno leggere e firmare un contratto prima di iniziare qualsiasi sorta di attività.

2. Ricordate che una società seria che vi offre un’occupazione (in ufficio o da casa), vorrà certamente vedere prima il vostro curriculum vitae e le vostre referenze.

3. Ricordate che quando un’offerta sembra troppo bella per essere vera, probabilmente è falsa.

4. Diffidate delle aziende che non indicano la propria ragione sociale e partita Iva.

5. Effettuate ricerche online – ad esempio nel registro imprese della Camera di Commercio o sul sito dell’Agenzia delle Entrate – per verificare l’affidabilità dell’azienda proponente.

6. Diffidate delle aziende che vi chiedono contributi economici per poter avviare il rapporto di lavoro.

7. Non acquistate kit o materiali di qualsiasi tipo necessari per l’avvio di un’attività a domicilio.

8. Diffidate di chi vi chiede di fornire dati personali, indirizzi e-mail e recapiti telefonici con la promessa di ricontattarvi: spesso si tratta soltanto di catene di Sant’Antonio.

9. Prendetevi sempre tutto il tempo necessario per riflettere e verificare la validità e l’autenticità dell’offerta. Diffidate di chi ha fretta di farvi concludere.

10. Non iscrivetevi a corsi o training di avviamento al lavoro a vostre spese. Di solito è l’azienda che assume a farsi carico delle spese per la formazione dei dipendenti. Nei rari casi in cui il corso viene addebitato al lavoratore, il corrispettivo non deve essere anticipato, ma verrà detratto dal primo stipendio.

In caso di bisogno, le persone vittime di tali falsi annunci possono rivolgersi a:

• Ispettorato del lavoro

• http://www.lavoro.gov.it/lavoro/direzioni

• Comando Carabinieri per la tutela del lavoro:

http://www.carabinieri.it/Internet/Cittadino/Informazioni/Tutela/Lavoro/06_Ispettorato.htm

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