Non è soltanto il nuovo libro di Roberto Michilli ma, per molti aspetti, è il suo libro più importante; quello che contiene i nuclei più significativi della sua scrittura e del suo percorso di scrittore. Qui ci sono le sue matrici e le sue sorgenti; qui c’è il racconto di un mondo, complesso, sfaccettato eppure chiaro come l’acqua del torrente che è uno dei protagonisti delle sue pagine. Come egli stesso spiega nella nota al lettore, Michilli ha composto i racconti riferiti agli anni più lontani tra il 1999 e il 2002. Poi, per molto tempo, non gli è riuscito più di scrivere degli anni dell’infanzia e della prima adolescenza. Fino al 2013, quando quella porta si è di nuovo aperta ed ha potuto così guardare ancora nell’angolo più riposto del suo cuore malconcio e completare il suo percorso, fare i conti con se stesso, chiudere un cerchio.
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