ARTE E SOCIALE A DIFESA DEGLI ULTIMI
EUGENIO BOLLEY, ARTISTA DI LIVELLO INTERNAZIONALE, HA DECISO DI DONARE L’INTERO PATRIMONIO ARTISTICO AL NEONATO SODALIZIO PRESEDUTO DA TOMMASO VARALDO, UN GIOVANE DALLE GRANDI CAPACITÀ, IMPEGNATO NELLA TUTELA DEI DIRITTI DELL’INFANZIA, DELL’ADOLESCENZA E DELLA GENITORIALITÀ
L’arte si unisce al sociale. Finalmente, aggiungiamo noi, immaginando anche la soddisfazione di Eugenio Bolley, straordinario artista a 360 gradi e soprattutto un grande innamorato di Dio. Il famoso maestro d’arte contemporanea nato in Francia ma da una vita trapiantato a Bardonecchia, tempo fa, infatti, aveva messo a disposizione le sue numerose e bellissime opere – quadri, sculture, geniali applicazioni ricavate da materiali di scarto, eccetera – per poi destinare l’intero ricavato ai tanti bisognosi e disperati che popolano, ahinoi, il pianeta. Insomma, una generosità immensa che vedeva il lavoro di oltre 60 anni destinato alla beneficenza. Peccato, però, che fino a oggi i vari soggetti, privati e non, a cui Bolley si era rivolto per vedere realizzato il suo sogno, puntualmente, al momento di concretizzare, erano d’incanto evaporati. Ovvia-mente senza lasciare residui di serietà… Della serie, anche fare beneficenza nel nostro Paese è cosa difficile e complicata. Infatti, oltre a donare gratuitamente l’intero patrimonio artistico, Bolley, che vive di una misera pensione, in una quotidianità segnata da ristrettezze e rinunce, compreso l’utilizzo dei termosifoni nelle fredde giornate invernali dell’alta Val di Susa…, avrebbe dovuto contribuire economicamente all’allestimento di mostre, cataloghi eccetera… Roba dell’altro mondo!!!
Visto, però, che Dio vede e provvede, sulla strada di Bolley un bel giorno si è trovato a passare un giovane dai principi ben saldi e da una lodevole visione della vita. Parliamo di Tommaso Varaldo, 26 anni, nativo di Torino, fondatore nel 2018 dell’Associazione Infanzia e Famiglia (Aief) che ha come obiettivo la tutela dei diritti dell’infanzia, dell’adolescenza e della genitorialità. Un sodalizio, senza scopo di lucro, che ha come tratto distintivo l’impegno a sostegno e a supporto dei nuclei familiari in difficoltà. In particolare è tra le associazioni che più si battono per la tutela dei diritti dei minori e l’attuazione della Convenzione Onu sui diritti dell’infanzia e dell’adolescenza. Insomma, dall’incontro di due belle persone non poteva che sorgere un’alba stupenda, caratterizzata dai colori della solidarietà. È nata così, dunque, la Fondazione Aief alla quale il maestro Bolley, presidente onorario, ha deciso di donare tutto il suo patrimonio artistico sposando la mission dell’associazione guidata da Tommaso Varaldo, un giovane che ha sempre riservato grande amore al territorio, in particolare ai bambini, ai giovani e all’ambiente. Membro del direttivo del Centro Pannunzio di Torino, il più prestigioso centro culturale torinese, Tommaso è stato anche delegato alla Consulta regionale dei giovani, l’ente che raggruppa le associazioni giovanili della Regione Piemonte e, nel 2015, tra i soci fondatori e poi vicepresidente dell’Unitre Torino Metropolis. Si occupa, inoltre, di consulenze nel settore dell’arte e della comunicazione, nonché di consulenza fiscale e previdenziale. Collabora inoltre con diverse aziende e professionisti, anche per l’organizzazione di eventi. Quella per l’arte è una passione “ereditata” sin da bambino visto che sua madre, Daniela Magnetti, è stata nel 1998 direttrice della Fondazione Palazzo Briche-rasio, curando oltre 100 mostre che hanno portato in dieci anni, a Torino, oltre 3 milioni di visitatori. Storica e critico d’arte, attualmente e anche perito del Tribunale di Torino e direttore artistico di Banca Patrimoni Sella & C.
Ma torniamo al felice connubio siglato recentemente a Torino. “Ho scelto di dar vita a questa iniziativa – osserva Bolley, l’unico artista italiano presente con una sua scultura nel parco delle Nazioni Unite di Ginevra – perché condivido pienamente l’aiuto che si deve portare ai bambini e alle famiglie in difficoltà, ovviamente prestando attenzione anche ai tanti che quotidianamente non hanno la possibilità di avere un pezzo di pane. La nostra Fondazione farà qualcosa di concreto anche per loro. Donare le mie opere, per lo più divertenti e giocose, affinché i troppi bambini non tutelati e le tante persone, emarginate dalla società, ritrovino il sorriso e la spensieratezza dell’infanzia mi è sembrata una cosa bella e in un certo senso doverosa”.
“In questo momento – gli fa eco Tommaso Varaldo – in Italia un bambino su sette nasce e cresce in condizioni di povertà, uno su venti assiste a violenze domestiche, uno su cento è vittima di maltrattamenti, uno su cinquecento vive in strutture di accoglienza. Sono dati drammatici che rendono necessarie azioni concrete, come quelle che mettiamo in campo come associazione infanzia e famiglia Aief dal 2018. Sono certo che la Fondazione potrà sostenere e dare grande slancio ai progetti dell’associazione Aief, a partire dai Centri Aief e si potrà fare ciò che entrambi desideriamo: aiutare l’infanzia, sostenere i giovani, combattere ogni discriminazione per lasciare un mondo più giusto e un futuro migliore.”
Sotto il profilo artistico, uno dei primi progetti sarà proseguire con la ricerca, l’approfondimento e la catalogazione delle opere del maestro Bolley, per poter arrivare a un archivio completo utile a realizzare un unico catalogo online di tutta l’opera, nonché finalizzato alla ricerca di una nuova sede della Fondazione ove ospitare il primo Museo Bolley.
Sul fronte del sociale, invece, grazie alla valorizzazione del patrimonio artistico Bolley e i contributi e le donazioni degli sponsor, la Fondazione sosterrà l’apertura di nuovi centri Aief in diverse località, nonché progetti solidali mirati all’aiuto concreto di nuclei familiari in difficoltà e dell’infanzia.