Anche i registi italiani si sono uniti alla battaglia dei cineasti europei contro la cancellazione della “eccezione culturale”. Marco Bellocchio, Bernardo Bertolucci, Roberto Benigni, Gabriele Salvatores e Giuseppe Tornatore hanno firmato la lettera-appello che il mondo del cinema ha inviato a Enrico Letta in cui associazioni, sindacati, imprese, registi e attori chiedono aiuto al presidente del Consiglio per “evitare l’abbattimento radicale dell’eccezione culturale”. Una ridefinizione degli accordi commerciali di libero scambio tra Europa e Stati Uniti. Al centro del dibattito il voto sull’eventuale esclusione delle opere dei servizi culturali e audiovisivi dall’ambito della trattativa. “Venti anni fa – scrivono i firmatari dell’appello – l’espressione ‘eccezione culturale’ ha consentito la nascita dell’industria di produzione culturale europea di oggi. Adesso è il momento di adeguare quella definizione alle tecnologie e ai tempi nuovi. In Europa il cinema è parte del nostro linguaggio, della nostra cultura. Se accettiamo l’idea americana di considerare i film un prodotto industriale, rischiamo di vedere sparire entro pochi anni le opere europee”. Anche in un buon anno come il 2012 per il cinema europeo, il 62,8% dei biglietti venduti nei 27 paesi Ue ha riguardato produzioni americane. Nella petizione gli autori italiani individuano rischi concreti e immediati, legati soprattutto alle reti di distribuzione online.
APPELLO PER DIFENDERSI DA HOLLYWOOD
