ALLO STUDIO LA RETINA ARTIFICIALE

By Gabriele Salini
Pubblicato il 1 Maggio 2017

è stata realizzata e impiantata negli animali la prima retina artificiale organica biocompatibile, in grado di rimpiazzare i fotorecettori degenerati nel caso di gravi patologie della vista, come la retinite pigmentosa. La retina artificiale, realizzata dall’Istituto italiano di tecnologia, dal centro di Neuroscienze e tecnologie sinaptiche e dal centro di Nanoscienze e tecnologie in collaborazione con l’Oftalmologia dell’ospedale di Verona e l’università dell’Aquila, impiantata in modelli animali portatori di una mutazione in uno dei geni implicati nella retinite pigmentosa, è stata in grado di ripristinare il riflesso pupillare, le risposte corticali elettriche e metaboliche agli stimoli luminosi, la capacità di discriminazione spaziale e l’orientamento degli animali nell’ambiente. Si tratta di un dispositivo che rispetto ai metodi utilizzati attualmente presenta una buona tollerabilità, una lunga durata e una totale autonomia di funzionamento senza bisogno di una sorgente esterna di energia. A questo punto non resta che aspettare l’esito dei prossimi test sull’essere umano.

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