Accendi la tua luce…
La statua di San Gabriele dell’Addolorata posta nella rotonda all’inizio del viale che porta al Santuario è stata ieri adornata di una serie di lumi. A compiere questo gesto, ed intrattenersi per qualche istante in preghiera per ricordare le oltre 150 vittime del covid-19 e le 309 vittime del terremoto che 11 anni fa ha colpito la città dell’Aquila, sono stati il sindaco Roberto Di Marco e l’assessore Amelide Francia (con deleghe, tra l’altro, alla cultura e alle comunicazioni istituzionali) di Isola del Gran Sasso.
La data non è stata scelta a caso: la sera del 5 aprile, vigilia dell’anniversario di quel drammatico evento che gli aquilani hanno sempre ricordato con una processione. Quest’anno però, a causa dell’allarme coronavirus e delle misure anti-contagio che ne sono seguite, la processione è stata interdetta per evitare assembramenti, e agli aquilani è stato chiesto di compiere un gesto capace di esprimere insieme alla memoria un grande senso di responsabilità: non scendere per strada, ma accendere un lume alla finestra.
Per loro, a rendere omaggio alle vittime, in una cerimonia disponibile in streaming sul sito e sui social del comune, sarebbero stati il prefetto Cinzia Torraco, il sindaco Pierluigi Biondi, il sindaco di Barisciano Francesco Di Paolo e il Cardinale Giuseppe Petrocchi.
Ma l’invito ad accendere una candela per le vittime del terremoto dell’Aquila, grazie ai social, ha raggiunto l’intera regione valicandone anche i confini.
Così, mentre all’Aquila si adornavano le finestre, a Isola del Gran Sasso, il sindaco e la sua Giunta, hanno voluto porre dei lumi ai piedi della statua di San Gabriele dell’Addolorata che volge il suo sguardo in direzione del comune, per affidare al Santo Patrono della nostra Regione, le vittime di ieri e di oggi, e chiedere di preservare il nostro territorio da ulteriori flagelli.