By marco staffolani
Pubblicato il 28 Ottobre 2020

NUOVI MONDI DIGITALI

Nelle pagine di questa rubrica abbiamo visto come il mondo possa cambiare per mezzo di nuove invenzioni, visibili e concrete. Razzi che ci porteranno sulla Luna e oltre, fino a Marte; computer che ci permetteranno di eseguire calcoli e simulazioni sempre più complessi; robot che prenderanno il nostro posto nei lavori usuranti; mezzi di trasporto innovativi come auto elettriche, treni a levitazione magnetica, aerei supersonici con cui andremo sempre più veloci e sempre più lontano.

Ma come cambierà, invece, il nostro modo di comunicare? La meraviglia tecnica introdotta con il telefono è stata quella di portare la voce di ogni essere umano a migliaia di chilometri. Ma più profondamente, si sono generate dinamiche nuove nelle relazioni umane, piegando i confini imposti dallo spazio e dal tempo, con risvolti pratici infiniti. E se questa era solo una “modifica” al nostro spazio tempo “reale”, oggi la tecnologia ci permette addirittura di creare un “spazio tempo nuovo”, che definire virtuale o alternativo è riduttivo.

Luoghi “non fisici” come i social (facebook, youtube,…) possono certamente dirsi “esistenti” nella misura in cui “vivono” grazie all’elaborazione di una rete di computer sparsi per tutta la Terra. Essi fungono da sostrato “realissimo” su cui si intrecciano pensieri, azioni, progetti, relazioni umane. Quindi più che un nuovo e differente spazio tempo, essi sono una prosecuzione, un allargamento dello spazio tempo usuale in cui comunichiamo con parole e gesti. Questi ultimi assumono nuove forme (anche esasperate), ma non per questo smettono di essere espressione umana.

Per esempio… se tutto si sposta sull’esperienza visiva? Eccovi Instagram, dove con una singola foto si possono fare milioni di follower, ma c’è il rischio che rimangano i numeri e scompaiano le persone.

E se non volessimo mai smettere di vedere film? Oltre alla miriade di piattaforme streaming (NetFlix, AmazonPrime, Chili…) c’è da ricordarsi del buon vecchio Youtube dove la community dei Creators sforna gratis contenuti a gogo (tranne la noia di chiudere i banner, o sorbirsi i minispot…). Ma che fine ha fatto il buon vecchio cinema, dove usciti a tarda notte, subito si commentava a caldo con i compagni di visione?

E se volessimo diventare scrittori? Beh… forse non stiamo parlando di romanzi… ma la quantità inusitata di applicazioni di messaggistica e di chat, incorporate praticamente ovunque, ci porta a scrivere molto, alle volte senza rispettare le classiche regole grammaticali… Vi è mai capitato che su Twitter lo spazio fosse troppo poco?

Abbiamo dimenticato qualcosa? Certo… per coloro che si immergono nella lettura, e sono abituati a passare ore intere nei libri, internet mette a disposizione grandi biblioteche. E se i vostri occhi si stancano davanti ai pixel troppo luminosi dello schermo Lcd? Beh la soluzione si chiama e-reader. Il dispositivo dall’inchiostro digitale. Ma poi le emozioni provate nella lettura? Non possono che essere condivise con gli amici, magari quelli che una volta si chiamavano “di penna”.

Volete partecipare al concerto su Facebook? Si può scegliere la classica modalità visione 2d, ma perché non gustarlo con il casco virtuale nel suo sviluppo 3d?

Nuovi mondi digitali ci aspettano. Ma in nessun futuro possibile l’umano sembra smettere di comunicare.

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