“20 ANNI DI RENZI E POI TORNA LUI…”

intervista a Claudio Sabelli Fioretti e Giorgio Lauro
By Gino Consorti
Pubblicato il 30 Dicembre 2013

Un giorno da pecora, il fortunato talk show di Radio2, diventa un bellissimo e piacevole libro. La tragicommedia italiana nel racconto irresistibile dei simpatici e bravi conduttori-scrittori Due al prezzo di uno… Da una parte i mitici Claudio Sabelli Fioretti e Giorgio Lauro, autori del libro ufficiale di Un giorno da pecora (Chiarelettere, pp.220, euro 12,90), il talk show più irriverente della radio; dall’altra il lungo viaggio, destinazione Cormons, affrontato in macchina con il mio direttore. Fin lassù in Friuli, a due passi dai vicini di casa sloveni, per un’offerta prendere o lasciare. L’occasione è la presentazione del godibilissimo volume che propone una simpatica e intelligente sintesi di oltre cinque anni dell’omonimo programma radiofonico in onda su Radiodue. Tantissimi i personaggi che si sono alternati nello studio di Sabelli e Lauro in rappresentanza di un paese variegato e, perché no, in taluni settori e uomini anche avariato…

L’accoppiata, piaccia o no, è di quelle vincenti. Settant’anni l’anziano, si fa chiamare così Claudio Sabelli Fioretti, quarantasei il simpatico, Giorgio Lauro. Entrambi sono andati a piedi da Trento a Roma, entrambi amano il giornalismo, entrambi hanno conosciuto la politica, entrambi usano la parola con grande padronanza. Ma soprattutto entrambi sono il segreto del successo di Un giorno da pecora. Nella loro trasmissione non ci sono tappeti rossi o spruzzate di incenso, gli ospiti lo sanno e qualche “no grazie” nasce proprio dalla paura di indossare le cuffie davanti alla “terribile” coppia. In linea generale qualcuno potrebbe obiettare che non sempre chiedere all’interlocutore di turno di mettere in piazza intimità e debolezze sia professionalmente la mossa più azzeccata. Come anche la scelta di un linguaggio a volte troppo “diretto” e “forte”. Ma in una società dove l’informazione è sempre meno libera di quello che appare e soprattutto popolata di secondi fini e rendite personali, ben vengano trasmissioni e libri come Un giorno da pecora. E giornalisti come Claudio e Giorgio.

Della bontà del format, dei contenuti e della gestione del programma radiofonico se ne era subito accorto, anni fa, anche il presidente emerito della Repubblica Francesco Cossiga. Tra loro fu amore a prima vista. Dopo essere stato infatti ospite in una puntata della prima edizione, Cossiga, animato da grande entusiasmo, trovò “lavoro” come disc jockey. Scelse il nome d’arte DjK diventando una presenza fissa nonché il principale collaboratore. Una vera e propria manna per i lungimiranti conduttori…

Questo e tanti altri aneddoti sono presenti nel libro mandato recentemente in libreria dal duo Sabelli-Lauro. Noi, allora, da abruzzesi per niente spaventati da una sorta di atipica “transumanza”, in una fredda ma limpida giornata di dicembre siamo arrivati fin lassù. Nell’«ovile itinerante» dei due professionali e simpatici mattacchioni…

Posso chiamarvi, come fate voi nel libro, l’Anziano e il Simpatico…?

Certamente.

Perché nel libro parlate di anno sabatico della ragione…?

Anziano: Dovresti saperlo anche tu, il 2013 non è stato un anno normale… Abbiamo avuto due papi; dopo anni e anni di scambi di insulti la sinistra e la destra vanno d’amore e d’accordo; c’è uno che ha mandato a quel paese tutti gli italiani e ha raccolto un 30% di consensi. Un 30% che evidentemente pensa che quell’insulto non era rivolto a lui… Eppoi ci sono tante altre prove sul fatto che la ragione si sia presa un anno sabbatico…

Ma il paradosso più eclatante di questo anno sabbatico qual è stato?

Simpatico: È dura… C’è un pregiudicato che guida l’opposizione e vuole diventare maggioranza; c’è un ex ministro della Giustizia che ha fatto le leggi ad personam per il pregiudicato e non vuole però stare più con lui. E poi c’è il presidente della Repubblica che giura che mai si sarebbe ricandidato e un quasi presidente della Repubblica che aveva giurato di non votare le primarie del Pd e poi, invece, improvvisamente dice sì voto…

Anziano: Per carità, tutte queste cose sono sempre successe…, ma mai in un solo anno. E l’elenco potrebbe essere interminabile.

La vita di una pecora, solitamente, si aggira intorno ai 18 anni… Visto che il vostro programma va in onda da soli cinque avete deciso di non prendere impegni fino al 2026 oppure temete di finire prima sulla brace o in un bel pentolone…?

Anziano: Veramente la pecora è buona lessa…

La cosiddetta pecora alla callara, una tipica ricetta dei pastori abruzzesi…

Anziano: Buonissima… Per quanto concerne il nostro futuro c’è un noto personaggio, di cui non voglio fare il nome ma che ha un figlio che si chiama Pierlui…, il quale ha dichiarato che vivrà fino 140 anni. Noi, invece, avremmo fissato come obiettivo i 120 anni… E non crediamo che lui per questo si arrabbierà…

Simpatico: E comunque, come scriviamo nel libro, nei prossimi anni il futuro è già delineato…

Cioè?

Simpatico: Ci saranno 20 anni di governo Renzi e poi tornerà lui…

Chi l’ha scelto il nome del programma?

Anziano: L’allora capo di Radiodue, Sergio Valzania, mi affidò il compito di studiare un programma. Passai una settimana a studiare, a fare progetti a scrivere centinaia di pagine… Lui, però, le archiviò nel cestino… dicendomi che aveva bisogno solo del titolo del programma, il contenuto non gli interessava. Confesso di esserci rimasto un po’ male… Una volta tornato a casa, allora, mi sono concentrato sul titolo. Quello che piaceva di più a me era Porto di mare ma lui scelse Un giorno da pecora…

E cosa sta a significare?…

Anziano: Noi tutti, o quasi, siamo contrari ad esempio al leone o al lupo ritenendoli animali violenti e arroganti. Per la pecora, invece, nutriamo simpatia in quanto dolce, simpatica e anche carina. E soprattutto ci piace il suo non essere violenta ma umile. Tutto questo, però, per un solo giorno… Non si può, infatti, essere pecora per tutta la vita…

Simpatico: È un po’ come l’arte, ognuno ci vede dentro quello che vuole, noi ovviamente rispondiamo sempre di sì a ogni sorta di interpretazione…

Anziano: Tu ad esempio cosa ci vedi in quel titolo?

Il voler mettere al bando…

Simpatico: La matassa…

Sì, la matassa…

Anziano: Esatto. è proprio quello il significato… A proposito, come sta la transumanza dalle parti vostre…

Ormai è andata, ma le domande dovrei farle io… Piuttosto ditemi qual è stata, tra i tanti personaggi che si sono alternati in questi anni ai vostri microfoni, la vera sorpresa…

Simpatico: Credo Gabriele Albertini, l’ex sindaco di Milano. È il più grande imitatore del mondo. Imita Paolo Villaggio, Berlusconi, Abantatuono, Agnelli, Tremonti e tanti altri.

Anziano: Ma soprattutto Paolo VI. Credo al mondo non ci sia nessuno che lo imiti. Se qualcuno, infatti, in qualche angolo del nostro pianeta ci provasse verrebbe immediatamente cacciato a pedate…

Voi pure avete provato a metterlo alla porta?

Anziano: In tutti i modi… Poi, però, un giorno ci ha preso la mano e lo ha fatto…

Con quale risultato?

Anziano: Ci ha strabiliati, è stato favoloso. Forse è la sua performance migliore.

Simpatico: Addirittura a volte ho il dubbio che Albertini sia Paolo VI… Ma a chi può venire in mente di fare una simile imitazione? In giro non ci aveva mai provato nessuno.

Invece la delusione più grande?

Simpatico: Anzitutto quelli che non vengono al nostro programma…

Anziano: Lui ci resta deluso, io invece li odio, spesso gli rigo la macchina… Anzi, approfitto per avvertire tutti quelli che ci hanno detto di no: state tranquilli, se ritrovate la macchina rigata sappiate che sono stato io… Noi amiamo le persone serie ma non noiose. Non amiamo, invece, quelli che vengono a giocare, coloro che a un certo punto dicono: ora basta scherzare… E chi ha mai scherzato? Eppoi quelli vogliono fare gli spiritosi, vengono da noi con le battute preparate, ridono delle loro battute e vogliono addirittura fare le domande, magari condurre la trasmissione… In questo il campione mondiale è l’onorevole Maurizio Gasparri, che non verrà più da noi…

Con Renzi alla guida del Pd secondo voi chi ci guadagna?

Simpatico: Secondo me D’Alema perché il suo incubo è che Renzi possa far vincere le elezioni alla sinistra. La sua speranza, quindi, è che nei prossimi anni Renzi finisca rosolato dalle beghe di partito perdendo così anche lui le elezioni…

Anche per voi, come dicono tanti, Renzi di sinistra avrebbe solo una mano e un piede…?

Anziano: Attenzione: ci sono studi recenti che affermano che mani e piedi del sindaco Firenze sono di destra… È l’unico caso di mano di sinistra che è di destra…

Simpatico: Certe volte, infatti, il neo segretario del Pd mette la mano sinistra dietro la schiena per portarla a destra… Ma no, penso proprio che sia una cattiveria dire che Renzi sia di destra…

Anziano: Ma è anche una cattiveria dire che è di sinistra…

Simpatico: E poi perché un candidato del Pd non dovrebbe essere di destra? O comunque non di sinistra? A Fioroni, ad esempio, nessuno ha mai chiesto se era di destra, come anche alla Bindi…

Anziano: Ma la Bindi è comunista… Dire che tutti quelli del Pd sono di destra è veramente cattivo… Alcuni, infatti, sono di sinistra.

Tipo?

Anziano: Al momento mi sfuggono i nomi però vedrai che prima della fine dell’intervista qualcuno mi tornerà in mente… Ce l’ho sulla punta della lingua… Ad esempio mi ricordo che vent’anni fa qualcuno di sinistra c’era… Aiutami un po’…

Simpatico:Pajetta…

Anziano: Esattamente, Pajetta. Poi ce n’era anche un altro che era di sinistra, si chiamava Occhetto ma fu cacciato… E poi c’era Berlinguer, e tanti altri…

Simpatico: Veltroni…

Anziano: No, Veltroni no…

Simpatico: Rutelli…

Anziano: No, Rutelli no…

Simpatico: Comunque più tardi ti scriviamo una mail mettendoci dentro tutti i nomi di sinistra…

Anziano: Più che una mail, direi una riga, anzi, forse un nome…

Immagino che…

Anziano: Togliatti… Scusa se ho interrotto la tua domanda ma mi sono appena ricordato uno di sinistra…

Figurati, grazie anzi per lo sforzo… Tornando alla domanda, immagino che i “no” di Mara Carfagna e Mario Monti non vi abbiano turbato il sonno… Secondo voi perché hanno declinato l’invito?

Simpatico: Sono due no diversi…

Anziano: Comunque sono “no” che aiutano a crescere… Monti ci dice di no perché a sua volta aspetta che l’onorevole Carfagna ci dica sì…

Simpatico: Lui, infatti, ha detto che viene da noi dopo Mara Carfagna…

Anziano: Qualcuno invece sostiene che voglia venire insieme alla Carfagna… Monti sembra così… invece è molto… Tu non l’hai ancora visto con il suo costumino di loden, è un uomo particolarmente sexy…

Simpatico: Comunque non ci spieghiamo il no della Carfagna, probabilmente si deve essere creato un malinteso…

Forse vi teme…

Anziano: Ma non c’è alcun motivo, noi siamo entrambi innamorati di lei… In realtà a noi non interessa nulla che venga in trasmissione, l’importante è che esca a cena con noi… A noi interessa solo che dica che siamo amici suoi e che ci vuole bene…

Simpatico: Noi, tra l’altro, siamo l’unica trasmissione al mondo che la cita più spesso. Neanche Il Mattino di Napoli, viste le sue origini campane, fa meglio di noi. Dirò di più, neanche il mattinale di Brunetta…

Anziano: Su quello avrei qualche dubbio…

Invece chi vi ha fatto una corte spietata per essere in trasmissione?

Anziano: Tantissimi, ma i nomi non li avrai mai…

Neanche uno?

Anziano: Neanche uno, magari poi ti mandiamo una lettera anonima…

Il movimento Vogliamo vivere fondato da Emilio Fede che riflessione vi ha suscitato…?

Anziano: È l’unico movimento che con un nome del genere è morto all’istante. Un caso di eutanasia fulminante… Eutanasia, tra l’altro, non voluta. Però gli è venuta bene…

Che ne pensate, invece, del mestiere del politico? Giovanardi dice che fare il parlamentare è impegnativo…

Simpatico: Ma Giovanardi è un eroe contemporaneo…

Anziano: Lui ha detto che dal martedì al giovedì bisogna stare a Roma… E pensandoci bene martedì, mercoledì e giovedì sono tre giorni… C’è poco da ridere… Cos’altro si vuole pretendere?

Simpatico: E poi Giovanardi sta Modena… Prendi il treno, vai a Bologna… Insomma, penso proprio che Giovanardi sia uno di quelli a cui dobbiamo dire veramente grazie. Mi chiedo senza Giovanardi in che condizioni sarebbe questo paese…

Anziano: Giovanardi, poi, è anche l’autore della più grande battuta che sia stata annunciata nella nostra trasmissione…

Cioè?

Oggi non è giovedì ma Giovanardi…

Parliamo ora di uno degli eventi ciclici del nostro paese: la presentazione del libro di Bruno Vespa con l’immancabile presenza di Berlusconi…

Simpatico: Hai detto i libri di Vespa…?

Anziano: Ma ha scritto dei libri Vespa?

Certo, e anche parecchi…

Simpatico: Io Vespa lo seguo sempre perché è il mio giornalista preferito…

Anziano: A noi farebbe piacere se scrivesse dei libri, anche perché sono sicuro che qualcuno glieli presenterebbe…

Simpatico: Secondo me ha proprio la stoffa per scrivere libri. Magari dei libri che raccontano l’anno politico, magari con delle indiscrezioni… Per carità, la nostra è un’idea, magari si rivelerà una stupidaggine, però quello potrebbe essere un buon filone… Per un abruzzese come Vespa quale migliore vetrina della vostra rivista per lanciare questa proposta…

Anziano: Bella idea. E poi secondo me se lui farà un bel lavoro vedrai che Berlusconi andrà a presentarglielo…

Nel frattempo, però, il tanto bistrattato onorevole Scilipoti vi ha lanciati nel mondo con una trasmissione che resterà agli annali…

Anziano: Direi ingiustamente bistrattato…

Simpatico: È un personaggio difficile da immaginarsi, e quasi più impenetrabile di D’Alema. Ma mentre D’Alema lo è perché non dice niente, lui invece parla e ripete cose che nessuna persona nel mondo, e ci siamo rivolti anche ad alcuni esperti, è riuscita mai a interpretare…

Anziano: Inoltre combatte pure l’anatocismo (la capitalizzazione degli interessi su un capitale, affinché essi siano a loro volta produttivi di altri interessi, in pratica è il calcolo degli interessi sugli interessi, ndr). Noi l’anatocismo l’abbiamo combattuto per anni senza sapere che c’era uno come Scilipoti che era un secolo avanti a noi… Noi lo combattevamo da anni pur non sapendo cosa fosse, poi alla fine lui ce l’ha spiegato. Lui, però, non l’ha capito…

Simpatico: Venne da noi facendo una sparata di cinque minuti e urlando contro tutto e tutti. Se la prese anche con Gian Antonio Stella, che era collegato telefonicamente, chiamandolo dottor stella, stelluccia… Non si è capito bene cosa volesse dire, però il giorno dopo ne parlavano tutti i giornali… È stato uno dei momenti più inspiegabili della storia di questo paese, anche perché lui non disse nulla, urlò solamente contro dei fantomatici nemici…

Anziano: Ricordo che siccome l’unica cosa che ci incuriosiva di Scilipoti era la sua straordinaria somiglianza con Danny DeVito, avevamo preparato una fotografia dell’attore e regista statunitense di origini italiane che facevamo vedere in streaming. A un certo punto gli ho spruzzato l’acqua minerale in faccia, il simpatico si è messo a fare l’odalisca, addirittura mi sono accasciato ma lui tranquillamente andava avanti con le imprecazioni… All’inizio pensavamo ci stesse massacrando la trasmissione, invece alla fine fu il contrario, supervalutò il nostro programma dandoci un aiuto pazzesco. E dire che durante le interruzioni delle musiche lo pregavamo di essere un po’ più calmo, di darci la possibilità di fare qualche domanda. Ma nonostante le sue rassicurazioni una volta in diretta continuava con… mascalzoni…

L’onorevole abruzzese Razzi, invece, l’avete invitato perché la nostra regione è nota anche come la terra di pastori e quindi si sposava alla perfezione con il titolo del vostro programma…?

Anziano: In effetti c’è ancora della gente che si chiede il perché di quell’invito…

Simpatico: Un volta scoperto Scilipoti dinanzi a noi si è aperto un mondo nuovo… E a quel punto li abbiamo provati tutti… Razzi è un genio, basta accenderlo e ti risponde con la sua lingua e questo suo mondo in cui vive…

Anziano: Io a Berlusconi gli dono un reno… E poi ancora: Tutti agli abruzzesi che mi hanno votato lo ringrazio… Ma come, gli dissi, un solo abruzzese ti ha votato…?

Simpatico: A un certo punto non capisci se è più Razzi Crozza o se invece e più Crozza Razzi… Intanto hanno la doppia zeta finale in comune…

Peccato, però, che l’Abruzzo non ne esca troppo bene…

Simpatico: Ma anche l’Abruzzo ha la doppia zeta in comune…

Anziano: Ma c’è anche nella frase fatti i… tuoi…

11 febbraio 2013, una data da ricordare: papa Ratzinger annuncia le dimissioni mentre Silvio Berlusconi mette piedi e cuffie nel vostro studio…

Simpatico: Devo dire che è stato un colpo basso del papa nei nostri confronti…

A cosa ti riferisci?

Il papa, in duemila anni di storia, avrebbe potuto farlo in un qualunque giorno dell’anno… Invece annunciandolo l’11 febbraio ha voluto chiaramente coprire il più grande evento della storia, e cioè la presenza di Berlusconi nel nostro programma… È vero che i giornali il giorno dopo si sono occupati diffusamente della presenza di Berlusconi in trasmissione, però un pochino di spazio in più l’hanno dedicato alle dimissioni del papa… Io, comunque un’idea ce l’ho del perché di questo colpo basso…

Dilla anche a noi…

Simpatico: Un anno prima da noi monsignor Luigi Bettazzi, il vescovo emerito di Ivrea, ci aveva rivelato che il papa stava pensando alle dimissioni…

Anziano: Forse, allora, papa Ratzinger se l’era legata al dito…

Simpatico: In effetti senza che noi ce ne accorgessimo quello di Bettazzi fu il più grande scoop della storia, con un anno di anticipo avevamo annunciato le dimissioni del papa… Tra l’altro, sempre per il gioco delle coincidenze, anche in questo caso c’è una doppia zeta di mezzo…

A microfoni spenti che richieste vi ha fatto Berlusconi?

Anziano: Ci ha chiesto il numero di telefono del duo L’Ebernies, le belle e brave ragazze che suonano e cantano in trasmissione…

Al termine della diretta il vostro giudizio sul Cavaliere ha subito mutamenti?

Anziano: Nel nostro rapporto non è cambiato nulla, nel senso che non si è fatto più vedere o sentire… Lo sapevamo già che era simpatico e che è bravissimo. La mia impressione è che siamo stati tutti e tre molto bravi. Tutti noi abbiamo rischiato di portare a casa una brutta figura, invece… Lui è stato bravissimo, si è comportato in maniera eccellente, ma anche noi. Diciamo che nessuno ha vinto a spese dell’altro. Siamo consci, comunque, di essere stati gli unici al mondo che gli hanno chiesto cose impertinenti…

Tipo?

Anziano: Ma di capelli quanti ne hai comprati…? Facci vedere i tacchi. È stato al gioco in maniera incredibile senza farci fare però brutta figura… Invece il famoso giornalista di cui parlavamo prima, e che dovrebbe scrivere dei libri per poi farseli presentare anche da Berlusconi…, nonostante l’abbia intervistato numerose volte si è ben guardato dal chiedergli cose del genere…

Simpatico: Senza dubbio Berlusconi è stato più rispettoso lui di noi che noi di lui.

Il noto esorcista padre Amorth, invece, vi ha fatto qualche rivelazione particolare?

Simpatico: Una volta è stato cinque minuti su YouPorn…

Ma dai smettila…

Simpatico: È agli atti… Alla domanda specifica se era stato mai su un sito pornografico lui ha risposto sì, ma solo cinque minuti… Siamo sempre rimasti col dubbio se avesse capito la domanda…

Anziano: Poi ci ha detto anche che Napolitano è posseduto dal diavolo, cosa di cui tra l’altro sono convinti anche tanti italiani…

Che ricordo avete invece del presidente Francesco Cossiga, alias DjK?

Anziano: Con questa domanda ci apri una ferita profonda… Per noi ancora oggi è una sorta di nome tutelare, tant’è che ha continuato a presentare la nostra trasmissione anche da morto… L’abbiamo mandata avanti per un mese. Un presidente della Repubblica che chiede di fare il dj nella nostra trasmissione…

Simpatico: L’unico problema era solo limitarlo visto che voleva essere ospite in trasmissione tutti i giorni. Senza dubbio era anche complicato da gestire. Una volta, con l’inganno, ci fece mandare in onda l’inno nazista che stava ascoltando a casa sua… Poi si esibì come cantante, ricordo Bandiera rossa e Biancofiore…

Anziano: Una volta ha anche portato in trasmissione una bottiglia di whisky, cosa che in Rai è vietatissima…

Simpatico: È vero, prendeva il whisky con un antidolorifico e forse questo lo aiutava un po’ ad essere così sciolto…

Anziano: Un giorno ci chiese se avesse potuto portare in studio un amico. Gli rispondemmo di sì e lui si presentò con il direttore generale della Rai…

Come ci si sente, e mi rivolgo all’anziano, a raccogliere ben otto preferenze nell’ultima elezione del presidente della Repubblica? Quattro in meno di Giorgio Napolitano… Avevi già pronto il discorso a reti unificate?

Anziano: Sento una leggera ironia nella tua voce…

Non mi permetterei mai…

Anziano: Sinceramente non capisco il motivo di tanta ironia… Il vero motivo per cui abbiamo per la seconda volta lo stesso presidente della prima volta è che alcuni errori di comunicazione, alcune situazioni un po’ scabrose hanno fatto sì che la mia candidatura si fermasse alla sesta votazione. Approfitto allora di quest’intervista per mandare un messaggio al presidente Napolitano.

Prego…

Anziano: Non si azzardi a presentarsi alla prossima elezione perché questa volta lo faccio secco…

Simpatico: Tra l’altro stiamo ancora cercando i 487 del Pd che non hanno votato l’anziano come invece eravamo d’accordo…

Senza dover scomodare il vostro consulente, il “divino Otelma”, che futuro pronosticate al governo Letta?

Simpatico: Peggio di così non può fare quindi…

Quello di Beppe Grillo, invece, sarà ancora in politica?

Simpatico: Io non dico niente perché Beppe Grillo ce l’ha con i giornalisti… Lui è il mio politico preferito e credo che il Movimento 5 stelle avrà un grande successo…

Anziano: A me invece ha mandato una e-mail chiedendo se posso fare il nome del simpatico Lauro. Cosa che ho fatto…  In questo modo mi sento tranquillo essendomi venduto il compagno… Sono cose che si fanno… Io, tra l’altro, sono molto amico della simpatica Lombardi e dell’orsacchiotto Crimi…

Oggi è la sinistra ad assomigliare più alla destra o viceversa?

Anziano: Oggi, come dicono quelli di destra, la sinistra e la destra non esistono più…

Simpatico: Oggi c’è il nuovo centrodestra. La sinistra? Di questa sinistra me ne hanno parlato…

Anziano: Non hai capito, ti sta chiedendo se la sinistra assomiglia al Pd…

Simpatico: Beh, allora il discorso cambia, la domanda è più complicata… Aggiorniamoci per la risposta tra qualche anno…

Perché la radio è meglio della tivvù?

Simpatico: Intanto perché noi facciamo la radio…

Anziano: Anche in questo caso aggiorniamoci più in là, quando faremo la tivvù.

Simpatico: La radio che diventa anche libro è la tipologia che noi preferiamo.

Chiudiamo la nostra chiacchierata immaginando alcuni futuri ospiti della vostra trasmissione. Cosa chiedereste

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