UN VOLO INTERNAZIONALE

intervista aL FAMOSO GRUPPO MUSICALE
By Gino Consorti
Pubblicato il 31 Dicembre 2015

Parte da Roseto degli Abruzzi il lungo e prestigioso tour 2016 del celebre e giovane trio composto dal baritono abruzzese Gianluca Ginoble e dai due tenori siciliani Piero Barone e Ignazio Boschetto. Il fenomeno del pop lirico che entusiasma il mondo…  Come definirli? Una sorpresa? No, non più… Un gruppo conosciuto? Troppo poco… I nuovi ambasciatori della mu-sica italiana nel mondo? Sì, ci siamo, questa potrebbe essere la formula giusta per presentare i tre straordinari interpreti del pop lirico che, nel giro di poco tempo, si sono imposti sulla scena internazionale facendo incetta di premi e riconoscimenti prestigiosi. Parliamo di Piero Barone (1993), Ignazio Boschetto (1994) e Gianluca Ginoble (1995), ossia Il Volo. I primi due, tenori siciliani, il terzo baritono abruzzese di Montepagano di Roseto, in provincia di Teramo. Come dicevamo il trio delle meraviglie, scoperto dal famoso manager Michele Torpedine, nonostante la giovane età ha bruciato le tappe incantando il pubblico italiano e d’oltreoceano. Uno straordinario fenomeno del pop lirico, voci e melodie che scuotono l’anima suscitando emozioni profonde e coinvolgenti. La qualità dei ragazzini, all’epoca quindicenni, fu subito intercettata dal produttore discografico Torpedine in occasione della partecipazione al programma Ti lascio una canzone condotto da Antonella Clerici. Così dopo l’applaudita interpretazione di O sole mio, i tre, è il caso di dirlo…, spiccarono il volo alla scoperta dell’America. Esibizioni e concerti insieme a superstar del calibro di Barbara Streisand, Céline Dion, Josh Groba, Placido Domingo e tanti altri. Ma anche platee d’eccezione: tanto per citarne alcune hanno cantato per Rania di Giordania, Bill Clinton e Alberto di Monaco.

Successi, album e premi: tour estenuanti intorno al mondo dove il calore e l’entusiasmo del pubblico si sono rivelati una vitamina miracolosa… Nonostante tutto, però, nella bacheca dei successi e soprattutto nei loro cuori mancava qualcosa di molto importante: la testimonianza della propria terra. Ed ecco, allora, che dopo il trionfo nel paese a stelle e strisce – sono stati i primi artisti italiani ad aver firmato un contratto diretto con una major statunitense – anche il pubblico e la critica di casa nostra nel febbraio 2015 hanno reso onore ai vincitori del Festival di Sanremo con il brano Grande Amore. Canzone gettonatissima con la quale hanno rappresentato l’Italia al Eurovision Song Contest stravincendo il televoto. Con l’affermazione nella più importante kermesse canora italiana, dunque, ogni casella è andata al proprio posto, senza però minimamente sbiadire il desiderio di emozionare ed emozionarsi attraverso la musica. Anche perché al centro dei loro brani c’è sempre l’amore, quel calore dove l’essere umano trova la sua verità e la sua felicità. Un sentimento profondo che trasmette energia speciale. Proprio quella che si respira nei loro concerti la cui stagione, in questo nuovo anno, si aprirà in Italia, precisamente in casa di Gianluca Ginoble, con l’esibizione del 6 gennaio al Pala Maggetti di Roseto. Il primo di un lunghissimo tour live che li vedrà impegnati per tutto il mese nei Palasport delle più grandi città italiane. Il 5 febbraio, invece, prenderà il via la tournée in America con il debutto a Buffalo. Trentacinque concerti “in apnea” fino ad aprile, con tappe anche a Miami, Los Angeles e Chicago. Ma non è finita qui. A maggio, infatti, spazio al tour europeo con la prima esibizione in calendario il 21 maggio a Madrid. Anche in questo caso una lunga cavalcata che proseguirà fino alla fine di giugno. Cos’altro segnalare? Dimenticavo due altri eventi importanti: le recenti pubblicazioni del quarto album intitolato L’Amore si muove (Sony Music) e l’interessante libro autobiografico intitolato Il Volo – Un’avventura straordinaria (Rizzoli, pp. 252, euro 17,00). Adesso è proprio tutto!

Tra una pausa e l’altra durante la preparazione all’impegnativo tour 2016, abbiamo dunque fatto una chiacchierata con Piero, Ignazio e Gianluca. Come dire, un’occasione da prendere al volo…

A pochi giorni dal debutto della nuova stagione con numerosi concerti in tutto il mondo, quale riflessione avete maturato dopo la strage dello scorso novembre a Parigi ad opera dell’Is?

Il pensiero che si possa morire mentre si condividono con amici le emozioni e la gioia che la musica può dare è sconfortante. è come se il nostro lavoro e la nostra passione non avessero più lo scopo di creare momenti di unione e di partecipazione visto che c’è chi li usa per fare del male. Siamo rimasti molto colpiti dall’attentato e il nostro pensiero è tutto per le vittime e i loro famigliari.

Che tipo di contributo può arrivare dalla musica nella costruzione di un mondo migliore?

La musica, al contrario di ogni altro spettacolo o manifestazione, ha sempre unito e mai diviso. Sarebbe bello che continuasse in questa sua missione. I testi delle canzoni parlano sempre d’amore, di ogni amore, di tutto l’amore. Più volte abbiamo visto artisti di varie origini, di popoli anche in conflitto cantare insieme, suonare insieme. È l’unica espressione che usa una sola medesima lingua e nell’insieme genera armonia. Speriamo che questa armonia tramite la musica diventi “contagiosa”.

Voi a che età avete incontrato la musica?

Potremmo dire non appena siamo stati in grado di parlare… Tutti e tre siamo cresciuti con le canzoni, con l’opera, con ogni cosa intorno a noi che suonasse…

Dopo Sanremo cosa è cambiato per Il Volo?

Beh, abbiamo di nuovo incontrato il pubblico italiano e l’abbiamo fatto entrando dalla porta principale, vincendo la manifestazione musicale più importante del nostro paese. Grande soddisfazione, ma soprattutto grande gioia nel ritrovare quel pubblico che ci amava da poco più che bambini e che oggi ci vuole ancora più bene.

Che effetto ha avuto su di voi il successo e quindi la notorietà?

Ancora oggi siamo sorpresi. Sembra incredibile che tanta gente, di tutte le età, venga ai concerti e canti con noi le canzoni. Vedere infatti ragazzi e ragazze, nostri coetanei e anche più giovani, cantare canzoni che sono nate anni e anni prima di noi e che abbiamo riportato a una nuova vita, ci trasmette una carica incredibile. Per il resto facciamo di tutto affinché la nostra vita resti la stessa. È una cosa difficile, ma dobbiamo riuscirci e ce lo ripetiamo continuamente.

Per un artista quanto è difficile essere se stesso?

Molto… Si perde la privacy, non ti sono più permesse tante libertà. È difficile fare una passeggiata, entrare in un supermercato… D’altra parte, però, è il prezzo della notorietà… Noi, comunque, non dimentichiamo mai la fortuna avuta rispetto a tanti altri nostri coetanei e gente che svolge la nostra stessa attività. Talvolta, infatti, la bravura e il talento non sono sufficienti a raggiungere il successo.

Quali sono le differenze, se ci sono, tra il pubblico italiano e quello d’oltre confine?

Parlano altre lingue… Scherzi a parte, il comportamento è comune a tutti i paesi dove magari c’è una parte più fredda e una più calorosa… Poi, però, quando sono davanti a noi e ascoltano le nostre canzoni, si lasciano andare tutti allo stesso modo. Vedere signore che sono già nonne fare la ola o agitarsi come le loro nipoti, fa un certo effetto e dentro di noi pensiamo: Dio, che cosa abbiamo combinato…?

La vostra strada musicale resta quella del pop classico oppure avete in animo di seguirne altre?

Non ci poniamo limiti o strade stabilite. La musica è una prateria grande e libera. Chissà cosa ci riserverà il futuro…

Il vostro grazie più grande a chi va?

A chi ci è stato sempre vicino: mamma, papà, fratelli, sorelle, zii, nonni, amici, insegnanti, manager, lo staff che ci segue… Non può esserci un grazie solo. Certamente al primo posto c’è la famiglia.

Quali sono i vostri gusti musicali?

Piero ama l’opera, Ignazio il pop e altro, Gianluca il genere dei classici americani stile Frank Sinatra, e altro ancora.

Siete credenti?

Assolutamente sì.

La musica vi aiuta nel rapporto con Dio?

È un dono di Dio all’uomo e la nostra voce è un dono di Dio.

Il vostro sogno nel cassetto?

Portare la musica del nostro paese in tutto il mondo diventando dei rappresentanti del bello dell’Italia.

Cosa vi rende più felici?

Vedere un pubblico gioioso e soddisfatto delle nostre esibizioni.

Perché nel mondo giovanile c’è tanta infelicità?

Qualcuno ha dimenticato di dare loro dei valori cui ispirarsi e dedicarsi. Forse tra le generazioni che si sono succedute è mancato un dialogo e si è inseguito solo il profitto, il bene singolo e non quello universale.

Il consiglio del Volo?

Credere in se stessi e non mollare mai, anche contro le avversità, ma soprattutto non cercare alibi e abbandonarsi all’inedia. Anche noi veniamo da un’infanzia non proprio in discesa… È vero, la fortuna ci ha aiutato, ma c’è anche del nostro. Sacrificio e impegno non devono mai mancare.

La sorpresa più bella e la delusione che non vi aspettavate?

Alcuni premi, come ad esempio quello di Sanremo, il Latin Grammy e tanti altri. Ci aspettavamo anche la vittoria dell’Eurofestival, cosa che il pubblico da casa aveva decretato. Qualcun altro, però, ha deciso diversamente… Noi, comunque, abbiamo uno spirito olimpico, l’importante è partecipare… Però se avessimo vinto…

L’ultima volta che avete pianto?

Cose intime…

A cosa non sapreste rinunciare?

Alle feste in famiglia, a un buon piatto di casa, agli amici e alle belle canzoni da ascoltare.

Se non ci fosse stata la musica nella vostra vita cosa farebbero oggi Piero, Ignazio e Gianluca?

Chi può dirlo? Forse avremmo lavorato con i nostri genitori o magari in un ufficio, in una fabbrica o in un’attività in proprio. Come si dice, impara l’arte…

Come sarà il 2016 del Volo?

Con tanti concerti: più di 100 nel mondo. E poi nuovi album, tre diverse versioni pubblicate in 40 paesi e la promozione del nostro libro. Probabilmente potrà esserci spazio anche per qualcos’altro, vedremo. Intorno a noi, infatti, c’è una grande organizzazione che lavora in maniera attenta e professionale.

 

 

 

 

NUMERI DA FENOMENI

Dopo aver conquistato il pubblico di Ti lascio una canzone con una straordinaria interpretazione di O sole mio, Il Volo si è rapidamente imposto sulla scena internazionale. Firmato un contratto mondiale con Interscope Records/Universal Music Group (e diventando così i primi artisti italiani nel roster di un’etichetta statunitense), i tre giovani hanno iniziato a lavorare al loro album di debutto tra Los Angeles, Roma e Londra (incidendo peraltro nei famosi Abbey Road Studios della capitale inglese).

Nel novembre 2010 Il Volo ha pubblicato in Italia l’album di debutto omonimo, che è stato certificato disco di platino. Al momento dell’uscita mondiale nell’aprile 2011, questa suggestiva raccolta di standard, brani operistici e ballate emozionanti ha debuttato al numero 10 della classifica Top 200 di Billboard per poi salire fino alla sesta posizione. Successivamente Il Volo ha attirato l’attenzione di Quincy Jones, che ha invitato il trio a partecipare al fianco di superstar del calibro di Céline Dion e Josh Groba al singolo benefico “We Are The World: 25 for Haiti”.

Nel 2011 il gruppo ha ottenuto la nomination ai Latin GRAMMY® in due categorie: Best New Artist e Best Pop Album by a Duo or Group.

Pubblicato nel novembre 2012, proprio mentre Il Volo stava concludendo la tournée con Barbra Streisand, il secondo studio album We Are Love si è addentrato ulteriormente in territori pop mantenendo tuttavia la sensibilità classica che contraddistingue il sound del gruppo. Accompagnato dalla raffinata Orchestra Sinfonica Ceca, Il Volo reinterpreta con maestria una variegata selezione di brani, che vedono anche la partecipazione di ospiti tra cui il grande Placido Domingo (su Il Canto, canzone dedicata a Luciano Pavarotti, artista che ha esercitato una profonda influenza su Il Volo) ed Eros Ramazzotti (su Così, delicata ballata).

Dopo aver dato alle stampe We Are Love, Il Volo ha pubblicato altri due album: Il Volo’s We Are Love: Life from the Filmore Miami Beach at Jackie Gleason Theater e Buon Natale: The Christmas Album, entrato nella Top 10 degli album di iTunes nel periodo natalizio.

Non vanno inoltre dimenticati i tour di enorme successo che Il Volo ha messo a segno negli Stati Uniti e in America Latina nel 2013, con 50 date nelle città più importanti e le location più prestigiose del nuovo continente. Il 2013 si è concluso con la partecipazione al Concerto di Natale ad Assisi, durante il quale Piero, Ignazio e Gianluca hanno eseguito canzoni sacre accompagnati dall’Orchestra Sinfonica Nazionale della Rai in una delle più belle chiese al mondo. Il concerto è stato registrato e trasmesso in televisione nel giorno di Natale, dopo la messa del papa. Il Volo è anche stato ospite del concerto di Laura Pausini al Theatre at Madison Square Garden di New York – con il quale la cantante ha festeggiato i 20 anni di carriera – insieme ad altri special guest come Gloria Estefan, Ivette Sangalo e Miguel Bosé.

A partire dal 2011, Il Volo è stato protagonista di numerosi tour in Europa, Nord e Sud America. Oltre ad aver dimostrato un indiscusso talento vocale e una forte presenza scenica su disco e dal vivo, Il Volo ha anche calcato i palchi dei più importanti show televisivi (tra cui The Tonight Show, The Today Show, Good Morning America, The Talk, American Idol, The Ellen DeGeneres Show, The Rachael Ray Show e i Daytime Emmy Award 2013), è apparso nell’ultimo episodio della serie HBO Entourage ed è stato protagonista di tre speciali della PSB: Il Volo Takes Flight nel 2012, Il Volo Buon Natale nel 2013 e più recentemente Il Volo: Live from Pompeii nel 2015. Sullo sfondo delle rovine di Pompei, Il Volo ha tenuto un concerto che per la leggendaria location rappresenta il primo dai tempi dell’esibizione dei Pink Floyd nel 1971. Lo show esclusivo è stato registrato e uscirà in dvd.

Nel 2014 il trio vocale è tornato negli States subito dopo la prima vittoria ai Billboard Latin Music Award nella categoria Latin Pop Album – Artist of the Year, Duo or Group (per la quale aveva già ottenuto una nomination nel 2013) per intraprendere un tour in 15 città.

A febbraio 2015 Il Volo ha trionfato al Festival di Sanremo e il 17 febbraio 2015 è uscito l’EP Sanremo Grande Amore(Sony/Columbia). Il successo è inarrestabile: Il Volo ha conquistato il #1 su iTunes con Ep, singolo e relativo video (che ha totalizzato numeri record sul web: oltre 42 milioni di view per il video di Grande Amore – video italiano più visto su Vevo Italia) ed è entrato subito al vertice della classifica FIMI/Gfk degli album e dei singoli più venduti rispettivamente con Sanremo Grande Amore (doppio platino) e con Grande Amore (platino).

Dal 19 al 23 maggio Il Volo ha rappresentato l’Italia al Eurovision Song Contest 2015: ha stravinto al televoto, ha conquistato le classifiche iTunes europee e si è aggiudicato il Marcel Besançon Award 2015, il premio della critica internazionale.

TOUR ITALIANO PALASPORT Gennaio 2016

06  – ROSETO degli Abruzzi Pala Maggetti

08  – ANCONA, Pala Rossini

09  – PADOVA, Arena spettacoli Padova fiere

12  – LIVORNO, Modigliani Forum

15  – FIRENZE, Nelson Mandela Forum

16  – ROMA, Palalottomatica

20  – CASERTA, Pala Maggiò

21  – BARI, Pala Florio

23  – ACIREALE (Ct) Palasport

26  – BOLOGNA, Unipol Arena

27  – TORINO, Pala Alpitour

29  – MILANO, Mediolanum Forum

TOUR EUROPEO Maggio 2016

21  – SPAGNA, Madrid

23  – SVIZZERA, Lucerna

26  – BELGIO, Bruxelles

27  – LUSSEMBURGO

29  – FRANCIA, Parigi

Giugno 2016

03  – UK, Londra

07  – RUSSIA, San Pietroburgo

08  – RUSSIA, Mosca

10  – RUSSIA, Kazan

12  – RUSSIA, Krasnodar

14  – GERMANIA, Francoforte

18  – AUSTRIA, Vienna

 

 

 

 

 

 

 

 

 

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