SENZA LUCIO

By Teodora Poeta
Pubblicato il 31 Dicembre 2014

é stato presentato al Torino Film Festival il documentario che racconta l’aspetto più intimo, privato dell’artista scomparso Lucio Dalla. I suoi luoghi del cuore, il grande talento e il rapporto con il successo. Nella pellicola ci sono le testimonianze degli amici e degli artisti che lo conoscevano. Una sorta di piccola autobiografia che ne fa sentire ancora di più la mancanza. S’intitola Senza Lucio, per la regia di Mario Sesti, scritto con Massimiliano De Carolis. Un film che racconta Dalla attraverso gli occhi di Marco Alemanno, la persona che più gli è stata vicina negli ultimi quindici anni. Ci sono però anche le voci di chi ha collaborato con Dalla e lo ha conosciuto bene, da Charles Aznavour a Paolo Nutini, da John Turturro ai fratelli Taviani, e ancora Isabella Rossellini, il teologo Enzo Bianchi, gli artisti Luigi Ontani e Mimmo Paladino e artisti-amici, Arbore e Stefano Di Battista – per citarne solo alcuni – e i Marta sui Tubi che nel corso del film eseguono alcune delle canzoni di Lucio. Ma il film è anche una “mappa dei luoghi” del mondo di Dalla, quei paesi in cui si sentiva felice e che alimentavano la sua curiosità, creatività, da Bologna a Manfredonia, le isole Tremiti, l’Etna e Milo. Luoghi che scopriamo attraverso foto inedite e private che Alemanno ha scattato a centinaia. Ma è soprattutto il racconto più intimo che fa scoprire il Lucio che non tutti hanno conosciuto, che cosa pensava di se stesso, del suo talento e del suo successo. Senza Lucio sarà distribuito da I Wonder Pictures e dovrebbe uscire in sala tra febbraio e marzo prossimi, in occasione del terzo anniversario della morte di Dalla. “C’è anche l’interesse di una pay tv – precisa Sesti – e una rete della Rai  ci ha chiesto la possibilità di acquisirne una riedizione per una messa in onda nei prossimi anni. La prova che Dalla e la sua personalità hanno un destino popolare che era un po’ nell’idea stessa di questo film”.

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