RENDERE PRESENTE il FUTURO

asterischi
By Pierino DiEugenio
Pubblicato il 1 Maggio 2015

Certo che con i tempi che corrono oggigiorno serve una buona dose di ottimismo per titolare un nuovo album Andrà tutto bene. Eppure, con la spensieratezza dell’età giovanile nell’ultimo festival di Sanremo il cantautore rapper Nesli ha presentato il brano Buona fortuna amore contenuto proprio nell’album che ora sta portando nel tour dei suoi concerti per l’Italia.

Che potesse andare tutto bene l’aveva sicuramente pensato anche quell’amministratore siciliano che si spacciava per integerrimo paladino della legalità antiracket, poi finito agli arresti domiciliari perché beccato mentre intascava una tangente di 100mila euro.

Se seguo in tv un talk show con la presenza di qualche politico (tanto ormai li trovi dappertutto) il minimo che mi può accadere è di infastidirmi. Quando lo sento dire che fa il deputato per spirito di servizio, che pensa al bene del paese, che non ha rubato e può spiegare tutto (ma non spiega niente) se non mi appisolo, o sbadiglio o rido per non piangere.

Se poi un amico mi chiede cosa ha detto, ricordo solo l’indegna caciara, le invettive, qualche parolaccia, il parlarsi addosso e poco altro, anche perché in sostanza non ha detto nulla. Fu un eminente premier a vantarsi d’essere in grado di parlare per ore senza dire assolutamente nulla. Alla faccia, viva l’Italia.

E se provassimo con la gentilezza? Papa Francesco ha detto che il segreto per l’armonia della famiglia è racchiuso in tre parole: permesso, grazie, scusa. C’è chi è convinto che nella società di domani la cortesia funzionerà meglio della forza e il pensiero positivo riuscirà ad alzare l’indice della felicità, oggi ai minimi storici. Lo scrive Cristina Gabetti nel suo nuovo libro. “Guardandomi attorno e ascoltandomi dentro, ho scritto A passo leggero: prima la rubrica sulle pagine del “Corriere della sera”, poi questo libro, entrambi nati da incontri spontanei che, come semi, hanno dato frutti, consentendomi di condividere esperienze vissute con il corpo, con la mente e con l’anima”.

Niente di trascendentale, soltanto piccoli gesti quotidiani: un saluto, un sorriso, un grazie, buttare la cicca dove va buttata (meglio smettere di fumare, aggiungo io). Se vai al bar, anziché freddamente “caffè” chiedi piuttosto “mi farebbe un caffè, per piacere?”. L’autrice è convinta che un diverso equilibrio fra noi e gli altri, fra noi e la natura che ci circonda, un minimo di gentilezza potrebbero cambiare il mondo. Ok, firmo.

C’è poi Cesare Cacitti, 15enne vicentino, lo startupper più giovane d’Italia. Occhialetto scuro da ragazzo prodigio, ha vinto il premio Gaetano Marzotto per aver inventato una particolare stampante 3D low cost. A tre anni costruiva mulini a vento e a sei creava circuiti elettronici. “Il mio obiettivo è rendere presente il futuro” confida. In Dio non c’è passato e futuro, ma solo presente. Cesare si sta attrezzando. Altro che generazione di annoiati senza alcun interesse.

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