QUESTO è il MIO PAESE

asterischi
By Pierino DiEugenio
Pubblicato il 3 Luglio 2015

Sono ancora chiuso in direzione a pensare cosa dire ai miei quattro lettori che immagino già spensierati, abbronzati e anche un po’ annoiati sotto l’ombrellone. Volete che siano giorni indimenticabili? Nei giorni scorsi ho letto da qualche parte che Adriano Celentano avrebbe un’idea. Oddio, mi son detto: se anche il Molleggiato si mette a pensare c’è davvero da preoccuparsi.

Allora anch’io voglio buttare là un’idea: perché non riempire i giorni di risate? Già, direte giustamente, come si fa se dopo la politica che ci presenta gli impresentabili anche il gioco più bello del mondo si è trasformato in dirty soccer, calcio sporco, luogo di mazzette e di giri loschi intorno a diritti tv e sponsor: partite truccate, giocatori tatuati e dirigenti inadeguati.

Rieletto per la quinta volta alla guida della Fifa, più forte degli scandali Sepp Blatter prima di parlare di dimissioni ha esultato cavandosela con una mezza battuta: “Non sono perfetto, ma nessuno lo è”. Intento pensa per te. Eppoi si chiede troppo che almeno i dirigenti abbiano un minimo di pudore?

Un esimio giornalista e critico televisivo nostrano, dopo gli ultimi scandali politici e pallonari si domanda che razza di dirigenti abbiamo. Fiorello dice di essere l’anziano più giovane d’Italia, ma certi alti dirigenti invece sono proprio vecchi, inadeguati non per motivi anagrafici, ma per quello che pensano, per quello che dicono, per come lo dicono.

Una recente ricerca ha rivelato che la parola più pronunciata in Italia è “vergogna”. Indagine superflua: per capirlo basta aprire anche un occhio solo e guardarsi intorno per trovarsi di fronte ad uno spettacolo deprimente. Ma nella serie tv Questo è il mio paese in cui diventa un sindaco antimafia, Violante Placido afferma: “Nella fiction raccontiamo una storia positiva perché in Italia ce ne sono veramente tante”.

Dunque, niente paura? Niente paura. Di-ce Cara Delevingne, supermodella e attrice britannica, 22 anni e già una lunga carriera: “In Paper Towns interpreto una donna che ama rischiare e io pure; è senza paura e io pure. Mi lancio in qualsiasi situazione con audacia: spesso ho paura, però faccio finta di non averne. È decisamente il modo migliore di vivere”. D’accordo, “chi ha paura muore ogni giorno, chi non ha paura muore una volta sola”, diceva Paolo Borsellino.

E allora andiamo con una risata anzi due, così sistemiamo grandi e piccini. Il dirigente del liceo è in ansia perché si è ammalato il professore di matematica. Ieri è stato operato ai calcoli, oggi ha dovuto fare i conti con il dentista che gli ha estratto una radice. Con tutte queste sofferenze è un miracolo che non abbia iniziato a dare i numeri.

E veniamo al solito impertinente Pieri-no. Un signore gli regala un’arancia e la mamma subito lo riprende: “Pierino, cosa si dice a chi ti ha regalato l’arancia?” e il pestifero senza battere ciglio: “Sbucciala”.

Ecco spiegato perché si suol dire che oggi i bambini nascono con gli occhi aperti. Ridete se potete. E buon riposo ai miei cortesi lettori.  

 

 

 

 

 

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