Per uno sguardo misericordioso

La testimonianza di Federica
By Francesco Di Feliciantonio
Pubblicato il 1 Febbraio 2016

Ciao sono Federica, ho trent’anni e sono di Teramo. Con grande entusiasmo il 5-6 gennaio scorso ho partecipato per la prima volta all’incontro giovani guidato da padre Francesco insieme a Federico. Ho ricevuto una brochure (pagina a fianco) sugli eventi organizzati per i giovani. Per me è stata la prima esperienza di poter parlare e condividere l’amore per il Signore con i propri coetanei in tutta serenità spesso molto difficile al giorno d’oggi.

L’incontro è avvenuto nei locali del santuario, dove nel pomeriggio del 5 gennaio alle 17 c’è stata l’accoglienza. Una volta riuniti tutti, ci siamo presentati uno ad uno dicendo in breve le nostre generalità e cosa ci avesse spinto ad essere qui oggi. In seguito padre Francesco ha introdotto come prima cosa il tema della misericordia di Dio, e lo ha fatto attraverso la presentazione e spiegazione della Bolla di indizione del Giubileo straordinario pubblicato da papa Francesco Misericordiae vultus. Sono stati presentati in breve tutti i capitoletti che costituiscono la Bolla, mettendo in risalto alcuni punti salienti, come ad esempio: in quali parti dell’antico e nuovo testamento viene presentato Gesù misericordioso, quali sono gli strumenti per vivere la misericordia di Dio, rapporto tra giustizia e misericordia.

Dopo questa interessante spiegazione siamo stati divisi in due gruppi di condivisione. Credo che il momento più bello in un incontro per i giovani, sia proprio la possibilità di mettere a confronto, le proprie esperienze di vita, che ci hanno portato ad accogliere l’amore di Dio. Non solo perché per la prima volta (almeno per me) hai la possibilità di parlare liberamente della tua fede cristiana senza essere giudicato o guardato male, ma anche perché ti permette di ricevere dall’altro, che ti ascolta, parole di conforto ma anche grandi insegnamenti sulla parola di Dio, che in quel momento ancora non conoscevo bene. Si è parlato di cosa fosse per noi la misericordia di Dio, di come si sia espressa nella nostra vita e di come noi l’abbiamo accolta o cosa ci ha cambiato.

Ovviamente diverse sono state le interpretazioni e tutti quanti abbiamo ribadito di quanto fosse grande papa Francesco nell’indire questo Giubileo, perché abbiamo avvertito tutti un gran bisogno della misericordia di Dio che scenda su tutti noi.

Il secondo giorno è iniziato con la celebrazione della messa in luogo molto raccolto e intimo, dove si è potuto sentire con più enfasi l’amore di Dio nel riceverti tra le sue braccia… non a caso era il giorno dell’Epifania, ovvero della manifestazione di Gesù agli uomini. Subito dopo la messa, di nuovo divisi in gruppi, uno ha iniziato il corso sull’evangelizzazione nei giovani (composto dai veterani degli incontri), mentre l’altro (composto dai nuovi arrivati) ha affrontato la misericordia di Dio nel vangelo di Luca. Io ho preso parte al secondo gruppo dove Federico ci ha presentato Lc 7,36-50, evidenziandoci quali erano secondo lui i punti più importanti del brano in questione e le possibili riflessioni. In seguito ci ha lasciato liberi di meditare sul brano evidenziando quali fossero le cose che ci hanno colpito di più e di riflettere su alcune domande da lui proposte. Al termine del tempo ci siamo di nuovo riuniti per una seconda condivisione sul brano appena trattato.

Per me questo secondo momento di raccolta mi ha aiutato ancora di più nel capire e cogliere la parola del Signore. Spesso mi capita di leggere brani del vangelo senza fare un’approfondita considerazione. Questo mi capita perché penso di non saper cogliere in pieno ciò che Dio mi vuole dire attraverso la sua parola. Da qui l’importanza che ha per me questi incontri, di poter chiedere aiuto e avere un confronto con chi conosce meglio di me la parola di Dio, che mi indirizzi in un percorso di fede ben preciso, dove non rischio di perdermi, soprattutto perché non sono sola.

Dopo il pranzo abbiamo fatto un gioco tutti insieme; di seguito abbiamo provato a vivere una modalità di evangelizzare i giovani con la tematica, a me molto cara “La chiesa e i giovani”. I punti salienti di questa tematica sono stati : Gesù sì chiesa no, la chiesa è ricca, la chiesa è noiosa e triste. Con questi tre punti si è proprio rappresentato il problema che si vede oggigiorno dell’allontanamento dei giovani dalla chiesa. Purtroppo i giovani d’oggi credono in Dio come presenza soprannaturale, ma non come colui che ci ha salvati, che ci ama e ci protegge, ma soprattutto ci perdona. I giovani di oggi non hanno fede, non hanno Dio nel cuore, e per questo si attaccano a tutte le dicerie negative che sono saltate fuori, soprattutto negli ultimi tempi, sulla chiesa e sui suoi rappresentanti.

Purtroppo oggi i giovani colgono solo l’aspetto negativo e superficiale della chiesa, intesa come casa di Dio, facendo poi di tutt’erba un fascio. E spostando poi la critica sui noi coetanei che invece crediamo in Dio e lo adoriamo andando in chiesa. Riguardo questa tematica il dibattito è stato molto più acceso e intenso, ci siamo trovati noi stessi in difficoltà nel trovare una giustificazione agli eccessi sfarzosi che si vedono in alcune chiese, o nel giustificare omelie prive di entusiasmo e spesso senza un filo di logica, che capita di sentire durante le messe.

Questo è l’anno della misericordia, dove Dio ci invita ad amare e ad essere misericordiosi verso il prossimo, ma soprattutto ci invita ad affidarci a lui, che tutto può. Al termine abbiamo pregato per la chiesa nel tentativo di chiedere al Signore di farci superare gli aspetti negativi e farci ringraziare per quelli positivi. Tutto l’incontro si è concluso con una bellissima preghiera di gruppo davanti alla cripta di san Gabriele. È stata un’esperienza unica, da ripetere. Ci vediamo al prossimo incontro.

 

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