CON LO SGUARDO INCHIODATO AL CROCIFISSO

LA BEATIFICAZIONE DI MADRE SPERANZA DI GESÙ
By Marta Bartoli
Pubblicato il 2 Maggio 2014

Grande festa a Collevalenza (Perugia) per la beatificazione della serva di Dio madre Speranza di Gesù, al secolo Maria Josefa Alhama Valera, fondatrice delle congregazioni delle ancelle e dei figli dell’amore misericordioso (1893-1983). “Tra i figli della chiesa che, nel nostro tempo – si legge nel decreto riguardante le virtù – hanno maggiormente professato e proclamato con la santità della vita e delle opere la divina misericordia, va certamente annoverata la serva di Dio Speranza di Gesù, la quale ebbe la sua vera scuola di vita nella croce, e in Gesù amore misericordioso il suo personale maestro. Questa umile e ardente testimone della carità di Dio visse con lo sguardo inchiodato al Crocifisso e, bevendo alla fonte d’acqua viva di quel cuore trafitto, ne assimilò i sentimenti”. Primogenita di nove fratelli, madre Speranza nacque a Santomera, nella diocesi di Cartagena, in Spagna, il 29 settembre 1893, in una famiglia molto povera. Già all’età di 6-7 anni imparò a seguire con generosità le vie di Dio, manifestando un forte amore verso Gesù eucaristia e il desiderio di consacrarsi al Signore. Il 15 ottobre 1914, festa di Santa Teresa di Gesù, con il proposito di diventare come lei una grande santa, entrò nell’istituto delle figlie del calvario, che si fuse poi con la congregazione delle religiose di Maria immacolata, missionarie claretiane. Fedele alla grazia di Dio, coltivò la sua formazione umana e spirituale e, avanzando in mezzo a tante tribolazioni, comprese che Dio la chiamava a fondare nuovi istituti di vita consacrata con la missione di far conoscere Dio come un padre buono che cerca con ogni mezzo di confortare, aiutare e far felici i propri figli. Così all’amore misericordioso consacrò sia la sua vita sia la congregazione delle ancelle dell’amore misericordioso, fondata a Madrid la notte di Natale dell’anno 1930, sia la congregazione dei figli dell’amore misericordioso, fondata a Roma nell’agosto del 1951. Stabilitasi definitivamente a Collevalenza, nella diocesi di Todi-Orvieto, progettò per la gloria di Dio un magnifico santuario dedicato all’amore misericordioso, consacrato nel 1965. Qui madre Speranza consumò la sua vita, testimoniando l’amore misericordioso di Gesù per ogni essere umano, ricevendo gli innumerevoli pellegrini che cercavano da lei un consiglio, l’ascolto, la consolazione. Il suo cuore viveva nel cielo, ma i suoi piedi erano sulla terra. Partecipò alla vita della chiesa ed ebbe un attaccamento filiale alla santa sede e al sommo pontefice. Nel 1981 il Signore le concesse la grazia di ricevere, a Collevalenza, la visita di sua santità Giovanni Paolo II. Nata povera, visse in povertà e lavorò con umiltà verso i poveri, nei quali scorgeva il volto sofferente di Cristo. La vita di madre Speranza di Gesù fu segnata da diverse malattie da cui spesso guariva, anche a detta dei medici, in modo sorprendente. La sua salma riposa nella cripta del santuario dell’Amore Misericordioso di Collevalenza, circondata dalla venerazione dei figli e delle figlie spirituali e dei numerosi pellegrini, provenienti da tutto il mondo. La fama di santità continuò anche dopo la sua morte, per cui il vescovo di Orvieto-Todi, monsignor Decio Lucio Grandoni, iniziò la causa di beatificazione e canonizzazione con la celebrazione della inchiesta diocesana (1988-1990), la cui validità giuridica è stata riconosciuta dalla congregazione delle cause dei santi con decreto del 12 giugno 1992. L’11 gennaio 2002 si è tenuto con esito positivo il congresso peculiare dei consultori teologi. Infine i padri cardinali e vescovi nella sessione ordinaria del 5 febbraio successivo, dopo aver ascoltato la relazione della causa fatta dal ponente Giuseppe Sebastiano Laboa, arci vescovo titolare di Zarai, hanno riconosciuto che madre Speranza di Gesù ha esercitato in grado eroico le virtù teologali, cardinali e annesse. Sua santità Giovanni Paolo II ha accolto e ratificato le istanze della congregazione per le cause dei santi e ha dato ordine di compilare il decreto sulle virtù eroiche della serva di Dio il 23 aprile dell’anno 2002. Ora mancava soltanto il sigillo finale di un miracolo che si fosse verificato dopo la morte della venerabile e per sua intercessione. Il protagonista del miracolo è un bambino, nato a Monza nel luglio 1998 e residente, con la sua famiglia, nei pressi di Vigevano, guarito da gravi intolleranze alimentari con le instancabili preghiere e l’acqua del pozzo miracoloso. Il rito della beatificazione di madre Speranza avrà luogo al santuario di Colle-valenza il 31 maggio.

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